Imago Gerberti e i suoi due epitaffi romani Una medaglia che rappresenta Silvestro II appartiene alla collezione del medagliere capitolino. Le iscrizioni del Laterano (il suo epitaffio tombale) e delle Grotte Vaticane (l'epitaffio composto da lui per Gregorio V) sono due importantissime testimonianze epigrafiche di questo personaggio chiave del X secolo. Il mio contributo agli studi su Silvestro II si è concentrato in primis sull’aspetto epigrafico, ed in seguito al ritrovamento di una prova di medaglia in Campidoglio, su quello iconografico. Per quanto concerne l’epigrafia gerbertiana vorrei porre in risalto l’alta valenza del metodo “autoptico”: l’osservazione delle pietre iscritte del Laterano e delle Grotte Vaticane ha portato sia ad una revisione e correzione di dati, sia ha fornito nuovi spunti di lavoro, come l’acuta analisi della numerologia e del simbolismo condotta dal Prof. Nuvolone, nata dalla puntualizzazione di particolari grafici della iscrizione per Gregorio V, quali la particolare ripetizione della croce per ogni riga e la presenza delle due sole u onciali. Il rinvenimento nel Medagliere Capitolino della ignota prova di medaglia della collezione Barberini ha aggiunto un altro tassello nella storia iconografica del pontefice. L’esame della cd. prova di medaglia ed il confronto con una medaglia fiorentina del Museo del Bargello hanno posto il problema, squisitamente numismatico, del rapporto tra prima e seconda serie papale di restituzione italiana e della cronologia delle prove di medaglia presenti nella collezione seicentesca dei Barberini, acquisita nel secolo scorso dal Comune di Roma. La nuova immagine del pontefice ha stimolato d’altro canto una riflessione iconografica, che ha portato alla individuazione di filoni rappresentativi che si compongono e s’intrecciano, riflettendo in pieno tutte le sfaccettature della personalità del pontefice. Può essere interessante evidenziare che letteratura ed iconografia vanno di pari passo. Se gli studi gerbertiani, che via via si vanno specializzando, hanno contribuito a tracciare un’immagine sempre più composita del pontefice, così avviene nei documenti iconografici, che di quest'immagine sono lo specchio riflesso nel tempo. La valutazione complessiva delle rappresentazioni papali mostra infatti come Silvestro II indossi contemporaneamente i panni del monaco, dello scienziato, del maestro e del sommo pontefice.